TRAINING AUTOGENO

TRAINING AUTOGENO: la ricerca di un proprio equilibrio personale

Entrare in sintonia con il proprio corpo, ascoltare tutte le sensazioni che ci trasmette e prenderne consapevolezza è possibile attraverso varie tecniche di rilassamento. Una tra queste è il Training Autogeno.

Con esercizi di respirazione diaframmatica, di meditazione, di rilassamento è possibile raggiungere una visione più chiara di noi stessi, un riequilibrio fisiologico dei vari organi somatici, un riequilibrio delle reazioni emotive in risposta agli eventi della vita.

Il raggiungimento di un equilibrio personale e di un benessere è possibile con il recupero dell’unità mente-corpo e cioè un’armonia tra la dimensione fisica, mentale ed esistenziale.

Negli anni ‘20 il neurologo tedesco I.H. Schultz, grazie ad una visione positiva della persona nella sua totalità di unità psiche-soma, di valorizzazione delle potenzialità e capacità di autoregolazione individuali, elaborò una teoria, un metodo e delle tecniche di rilassamento che consentissero il recupero di un equilibrio interiore a livello somatico e a livello psichico, equilibrio alterato nel corso della vita da fattori interni o esterni.

Il Training Autogeno è un ” metodo di autodistensione da concentrazione psichica passiva” cioè allenamento che si genera da sé, grazie alla ripetizione e allenamento costante ed autonomo di sei esercizi, partendo da una posizione e uno stato di calma.

Il soggetto che si trova in stato di rilassamento autogeno riuscirà a scoprire le percezioni dei propri organi e trasformarle in specifiche sensazioni somatiche, successivamente psichiche, raggiungendo così uno stato di calma e benessere. Questa trasformazione dà la possibilità di intervenire sulle proprie condizioni di base, riequilibrando le funzionalità dei vari organi, il tono dell’umore e quindi la coscienza di sé.

Il Training Autogeno aiuta nella regolazione dell’ansia attraverso la normalizzazione delle funzioni somatiche, alleggerendo i pensieri disturbanti, modulando in positivo gli stati emotivi, recuperando fiducia in sé stessi e sicurezza e dando una visione di sé più corrispondente al proprio progetto esistenziale.

Ignorare gli stimoli esterni, chiudere gli occhi, essere in una posizione rilassata porta a dirigere la propria attenzione verso l’interno; l’allenamento autogeno infatti è basato sulla concentrazione passiva (lasciar accadere, ascoltare passivamente i pensieri che scorrono, le sensazioni fisiche, gli stati d’animo spontanei) e sull’accettazione passiva di tutte le percezioni fisiche e psichiche, senza interferenze della propria volontà nè giudizi, lasciando così che la reazione emotiva all’esperienza emerga in modo spontaneo per favorire l’autoregolazione.

Si arriva così ad uno stato autogeno in cui l’organismo ha la possibilità di ritrovare la sua naturale capacità di attivare le proprie risorse di recupero ed autorganizzazione e quindi di funzionamento spontaneo con una conseguente maggiore consapevolezza del proprio mondo interno.

I BENEFICI

L’allenamento costante favorisce l’attivazione dell’area trofotropica, riducendo l’attività reticolo corticale e disattivando l’area diencefalica ergotropica. Il Training riporta in equilibrio queste due aree anche in situazioni stressanti, diminuisce l’attività del sistema nervoso simpatico andando ad aumentare l’attività parasimpatica.

Nello specifico durante lo stato autogeno: si abbassa il tono muscolare (anche solo con la postura iniziale); si riduce la frequenza cardiaca portando il cuore ad un ritmo equilibrato e regolare; si regolarizza la funzione respiratoria: aumentano inspirazione ed espirazione espandendo così la gabbia toracica e diminuendo il consumo di ossigeno; aumenta la circolazione periferica e la temperatura corporea grazie alla vasodilatazione dei capillari; si riduce la pressione arteriosa; aumenta progressivamente la resistenza elettrica della pelle fino a stabilizzarsi in cinque-dieci minuti di esercizio per poi tornare a valori normali dopo circa trenta minuti dalla conclusione del rilassamento; si modifica l’attività cerebrale ed elettrica con un aumento delle onde alfa sinonimo di una mente rilassata, non impegnata e sgombra ma comunque sveglia e pronta nella ricezione di stimoli sensoriali; gli ormoni dello stress, come il cortisolo, calano significativamente durante il rilassamento; cambia anche il metabolismo con un aumento dell’insulina e una diminuzione della glicemia e del colesterolo; anche il sistema immunitario trova beneficio dal training con un aumento dell’immunoglobulina e dell’attività dei linfociti.

Il rilassamento e la terapia autogena possono essere utilizzati nella riduzione degli stati ansiosi, nel recupero delle energie, nei disturbi del sonno, nella concentrazione e nelle prestazioni (studio, lavoro, sport), nel controllo dello stress e nella modulazione delle reazioni emotive e stati emotivi, nelle patologie psicosomatiche.

Le persone ben allenate al Training Autogeno possono sperimentare sensazioni di benessere e di soddisfazione, viste come l’opposto dello stato di ansia, possono ritrovare il loro equilibrio psicofisiologico naturale, accedere alle proprie emozioni, e non solo… possono stimolare la propria creatività riscoprendo anche nuove risorse personali entrando in contatto con sé stesse e ritrovare così la propria autenticità.

Dott.ssa Serena Girotto